Consiglio delle Indie orientali olandesiIl Consiglio delle Indie (in olandese Raad van Indië, in indonesiano Dewan Hindia) è stato l'organo costituito nel 1610 per consigliare e limitare i poteri del Governatore generale.[1][2] In seguito alle riforme amministrative attuate nel 1836 il nome cambiò in Consiglio delle Indie orientali olandesi (in olandese Raad van Nederlandsch-Indië). All'origine il Consiglio era composto da quattro membri e un vicepresidente, tutti con cittadinanza olandese. Nel 1930 il numero fu aumentato a sei, con la possibilità anche dei cittadini delle indie orientali di farne parte. A presidere il consiglio vi era il governatore generale, mentre il monarca olandese aveva l'autorità di decidere definitivamente quando il consiglio e il governatore non erano della stessa opinione.[3][4] Fino al 1836 il Consiglio e il Governatore avevano gli stessi poteri, ma in seguito a delle riforme attuate in quell'anno, il Consiglio divenne soltanto un organo consultivo. Nel 1854 riottenne parte dei vecchi poteri poiché fu approvata una legge che prevedeva l'obbligo di consultazione del Consiglio da parte del Governatore nel caso di leggi o azioni rilevanti. Il Governatore, comunque, non aveva nessun obbligo di rispettare la decisione del Consiglio.[5] Nel 1925 i poteri furono nuovamente ristretti, seppur il Governatore doveva comunque consultarlo prima di intraprendere determinate azioni, tra cui fare annunci o inviare proposte al Volksraad, un parlamento con cui il Governatore condivideva il potere legislativo.[6] In un verbale inviato nel 1938 all'allora governatore Tjarda van Starkenborgh Stachouwer, il Consiglio raccomandava il rigetto della mozione Soetardjo, firmata da alcuni membri del Volksraad, che chiedeva l'organizzazione di una conferenza per discutere dell'autonomia delle Indie Orientali Olandesi come parte di un Commonwealth olandese, sul modello di quello inglese. Il Consiglio ritenne che le richieste della petizione fossero in contrasto con la Costituzione olandese e che l'Indonesia non fosse pronta a diventare uno Stato sul modello dei dominion.[7] Composizione1922
Fonte: Regeeringsalmanak voor Nederlandsch-Indië 1922[8] 1931
Fonte: Regeeringsalmanak voor Nederlandsch-Indië 1931[9] 1941
Fonte: Regeeringsalmanak voor Nederlandsch-Indië 1941[10] Note
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