Share to: share facebook share twitter share wa share telegram print page

 

Provincia di Caltanissetta

Disambiguazione – Se stai cercando il nuovo ente, vedi Libero consorzio comunale di Caltanissetta.
Disambiguazione – Se stai cercando la divisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie, vedi Provincia di Caltanissetta (Regno delle Due Sicilie).
Provincia di Caltanissetta
ex provincia regionale
Provincia regionale di Caltanissetta
Provincia di Caltanissetta – Stemma
Provincia di Caltanissetta – Bandiera
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sicilia
Amministrazione
CapoluogoCaltanissetta
Data di istituzione4 maggio 1860
Data di soppressione4 agosto 2015
Territorio
Coordinate
del capoluogo
37°29′20″N 14°02′45″E
Altitudine568 m s.l.m.
Superficie2 138,37 km²
Abitanti270 519[1] (30-6-2016)
Densità126,51 ab./km²
Comuni22 comuni
Province confinantiPalermo, Catania, Enna, Ragusa, Agrigento
Altre informazioni
Lingueitaliana
Cod. postale93100 Caltanissetta, 93010-93019 provincia
Prefisso0922, 0933, 0934
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT085
TargaCL
Cartografia
Provincia di Caltanissetta – Localizzazione
Provincia di Caltanissetta – Localizzazione
Sito istituzionale

La provincia di Caltanissetta, successivamente provincia regionale di Caltanissetta (pruvincia di Cartanissetta in siciliano), è stata una provincia italiana della Sicilia.

Si estendeva su una superficie di 2138,37 km² e comprendeva 22 comuni. Confinava a nord con la provincia di Palermo, a est con la provincia di Enna, la provincia di Catania e la provincia di Ragusa e ad ovest con la provincia di Agrigento.

Nel 2015 la provincia regionale di Caltanissetta è stata soppressa e sostituita dal libero consorzio comunale di Caltanissetta[2].

Storia

La provincia di Caltanissetta nacque quando i Borboni nel 1818 suddivisero in province la regione creando anche quelle di Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Trapani e Agrigento. La provincia di Caltanissetta allora comprendeva il 40% di quella che dal 1926 fu provincia di Enna, compreso il capoluogo (allora Castrogiovanni) e il 10% del territorio poi assegnato alla provincia di Ragusa.

Nel periodo borbonico la storia della provincia fu strettamente legata a quella dello sfruttamento dei giacimenti di zolfo la cui proprietà era mano ad alcune famiglie nobili ma la cui concessione per lo sfruttamento era in mano a società straniere e che fu funestata da immani tragedie per incendi e crolli in cui perirono molti sconosciuti e sfruttati minatori locali, a volte poco più che bambini. In funzione delle miniere la provincia fu interessata dalle costruzioni ferroviarie della società ferroviaria settentrionale Vittorio Emanuele prima ancora che in altre zone con le direttrici, Catania-Caltanissetta-Canicattì e Canicattì-Licata completate tra il 1876 e il 1878, verso i due porti estremi di Catania e di Licata.

Con lo Statuto speciale siciliano del 1946 furono soppresse le provincie siciliane. Furono ricostituite nel 1963, recependo la normativa nazionale e furono trasformate in "provincie regionali" nel 1986[3].

Il 28 marzo 2014 fu prevista la soppressione delle 9 provincie regionali, sostituite da nove "Liberi Consorzio comunali " e 3 aree metropolitane in seguito all'entrata in vigore della legge approvata dall'Assemblea Regionale Siciliana il 12 marzo 2014[4].

In ottemperanza alla legge regionale del 24 marzo 2014, n. 8, recante il titolo “Istituzione dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane”[5] e disciplinata poi con la successiva legge regionale n. 15 del 4 agosto 2015, "Disposizioni in materia di liberi Consorzi comunali e Città metropolitane"[6], la provincia regionale di Caltanissetta è stata soppressa e sostituita dal libero consorzio comunale di Caltanissetta[2].

Comuni

Al momento della soppressione appartenevano alla provincia di Caltanissetta i seguenti 22 comuni:

Gonfalone provinciale

Amministrazione

Elenco dei presidenti

Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Caltanissetta.

Note

  1. ^ Dato Istat al 1º ottobre 2016
  2. ^ a b Approvata la legge sui Liberi Consorzi e Città Metropolitane, su riformaprovince.formez.it. URL consultato il 25 novembre 2015.
  3. ^ Le funzioni delle Province Regionali siciliane » U.R.P.S, su urps.it. URL consultato il 25 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  4. ^ dalla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana (PDF), su urps.it. URL consultato il 25 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  5. ^ http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/04/26/14R00164/s3
  6. ^ (PDF) Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana - 7 agosto 2015

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN144244279 · LCCN (ENn80072443 · GND (DE4505868-4 · BNF (FRcb12033355w (data) · J9U (ENHE987007550210905171
  Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia
Kembali kehalaman sebelumnya


Index: pl ar de en es fr it arz nl ja pt ceb sv uk vi war zh ru af ast az bg zh-min-nan bn be ca cs cy da et el eo eu fa gl ko hi hr id he ka la lv lt hu mk ms min no nn ce uz kk ro simple sk sl sr sh fi ta tt th tg azb tr ur zh-yue hy my ace als am an hyw ban bjn map-bms ba be-tarask bcl bpy bar bs br cv nv eml hif fo fy ga gd gu hak ha hsb io ig ilo ia ie os is jv kn ht ku ckb ky mrj lb lij li lmo mai mg ml zh-classical mr xmf mzn cdo mn nap new ne frr oc mhr or as pa pnb ps pms nds crh qu sa sah sco sq scn si sd szl su sw tl shn te bug vec vo wa wuu yi yo diq bat-smg zu lad kbd ang smn ab roa-rup frp arc gn av ay bh bi bo bxr cbk-zam co za dag ary se pdc dv dsb myv ext fur gv gag inh ki glk gan guw xal haw rw kbp pam csb kw km kv koi kg gom ks gcr lo lbe ltg lez nia ln jbo lg mt mi tw mwl mdf mnw nqo fj nah na nds-nl nrm nov om pi pag pap pfl pcd krc kaa ksh rm rue sm sat sc trv stq nso sn cu so srn kab roa-tara tet tpi to chr tum tk tyv udm ug vep fiu-vro vls wo xh zea ty ak bm ch ny ee ff got iu ik kl mad cr pih ami pwn pnt dz rmy rn sg st tn ss ti din chy ts kcg ve 
Prefix: a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9