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Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria

Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàBivongi
IndirizzoVia Matteotti, 3, 89040 Bivongi
Coordinate38°28′54.32″N 16°27′10″E
Caratteristiche
TipoArcheologia industriale
Istituzione1982
Sito web

L'Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria[1] è un progetto dall'ACAI (Associazione Calabrese Archeologia Industriale[1], con sede a Bivongi) nato nel 1982 ma la regione Calabria non ha mai dato un riconoscimento ufficiale, nè i comuni dell'area ne hanno fatto richiesta configurando quindi l'ecomuseo come sola associazione culturale nonostante la prima legge regionale sugli ecomusei sia dal 2012[1]. Ciò comporta l'esclusione da qualsiasi fonte di finanziamento regionale ma solo di finanziamenti dell'Unione Europea[1].

Scopo del progetto è quello della ricerca, studio, salvaguardia e promozione culturale del patrimonio dell'archeologia industriale calabrese[1], e in particolare di quello esistente nella vallata dello Stilaro[1], definita "culla della prima industrializzazione meridionale": l'ecomuseo intende valorizzare tutte le risorse presenti sul territorio da quelle forestali a quelle minerarie, dalle paesaggistiche alle monumentali, anche per un recupero delle radici culturali degli stessi abitanti del luogo.

Storia

Miniera di Bivongi

La grande ricchezza mineraria del sottosuolo (ferro, molibdeno...) ha fatto sì che durante il corso della storia si sfruttasse questa risorsa con la creazione di ferriere, fonderie (come a Mongiana) e villaggi minerari (il villaggio Ziia, Campoli, frazione di Caulonia) e desse sviluppo a paesi come Pazzano e Bivongi. La zona si specializzò quindi nel campo della siderurgia e metallurgia.

La presenza di tali industrie ha attirato in quest'area, tra il XVI e il XIX secolo, numerosi tecnici specializzati e imprenditori, provenienti dai distretti minerari europei (in particolare da Francia, Belgio, Austria, Spagna) e italiani (da Toscana, bergamasco e bresciano). Ma la presenza di insediamenti minerari risale fin dall'epoca romana, per passare poi a quella bizantina, normanna, sveva, aragonese, angiona e borbonica per ultima.

Oggi

Da alcuni anni, nel comune di Bivongi si recupera e restaura: un'antica bocca di miniera, una centrale idroelettrica del 1913, due mulini idraulici, un'antica conceria, già ferriera Fieramosca, una casa albergo, annessa a uno stabilimento termale. Nell'ex convento Basiliano San Giovanni Theresti a Stilo inoltre è attivo il "Museo di Archeologia industriale e della cultura materiale", il primo del genere nel Sud Italia. Con il Comune di Pazzano invece si ha intenzione di realizzare un museo della "Cultura mineraria". Il 27 marzo 2008 in un convegno a Stilo si discute della possibilità di mettere in opera a Pazzano un parco geo-archeo-minerario già discusso nell'agosto del 2007, mentre a Stilo il Parco del Ferro in zona Chiesa vecchia nel bosco di Stilo.[2] A Pazzano si vuole anche realizzare un museo della Cultura mineraria. A giugno del 2008 sono iniziati i lavori per creare il museo.

Le 5 aree

L'ecomuseo è dislocato su 5 aree[1]:

  • L'area verde boschiva di Stilo
  • L'area rossa: Mongiana, Fabrizia e Serra San Bruno
  • L'area arancione a Bivongi
  • L'area marrone: Pazzano, Bivongi e Stilo)
  • L'area blu: Monasterace

Elenco delle attrazioni dell'Ecomuseo, divise per itinerario

Itinerario delle acque e della metallurgia

Cascata del Marmarico

Itinerario delle miniere

Grotta di Monte Stella

Itinerario dei mulini

Mulino do Regnante
  • Mulino do Regnante
  • Mulino Gargano
  • Mulino Poteda 1
  • Mulino Poteda 2
  • Mulino Mastru Cicciu
  • Mulino Midia

Itinerario religioso

La Cattolica (Gentile concessione)

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b c d e f g Fiorenza 2024
  2. ^ Calabria Ora del 30-03-2008 - Un parco del ferro per Stilo di Elia Fiorenza

Bibliografia

  • Elia Fiorenza, Le regie ferriere di Mongiana, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2024, ISBN 978-88-498-8007-6.
  • Gregorio Rubino e Arnaldo Venditti, Archeologia industriale e Mezzogiorno, Roma, Mario Giuditta Editore, 1978, SBN NAP0091722.
  • Danilo Franco, Le Reali Fabbriche del ferro in Calabria- Tra storia e archeologia industriale, Soveria Mannelli- editrice RUBETTINO novembre 2019. ISBN 978-88-498-5962-1
  • Danilo Franco, Il ferro in Calabria. Vicende storico-economiche del trascorso industriale calabrese, Reggio Calabria, Kaleidon editrice, agosto 2003, ISBN 88-88867-01-5.
  • Vincenzo Falcone, Le ferriere di Mongiana. Un'occasione mancata, Soveria Mannelli (CZ), Cittàcalabria edizioni, 2007, ISBN 978-88-88948-48-5.
  • Danilo Franco e Salvatore Riggio, Memorie industriali in Calabria. Siderurgia e metallurgia nelle Serre Calabre, 1992.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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