Il Giro d'Italia 1922, decima edizione della "Corsa Rosa", si svolse in dieci tappe dal 24 maggio all'11 giugno 1922, per un percorso totale di 3095,5 km. Fu vinto dall'italianoGiovanni Brunero. Su 75 partenti, arrivarono al traguardo finale 15 corridori.
Nel 1922 La Gazzetta dello Sport depositò il marchio "Giro d'Italia" alla Regia Prefettura di Milano. La corsa fu decisa dal ritiro delle due principali squadre, la Maino e la Bianchi dei capitani Girardengo e Belloni, che lasciarono senza rivali Giovanni Brunero della Legnano, vincitore finale. Quest'ultimo nella prima tappa, da Milano a Padova, sostituì irregolarmente una ruota arrivando al traguardo con 15 minuti di vantaggio. La giuria lo squalificò, permettendogli però di partecipare sub judice alla seconda tappa, in attesa della decisione finale della Unione Velocipedista Italiana. Questa lo riammise, con una penalizzazione di 25 minuti, causando così il ritiro per protesta delle due squadre e lasciando lo stesso Brunero senza più avversari pericolosi. A Firenze, al termine della settima tappa, Brunero scalzò Bartolomeo Aymo dalla testa della classifica e mantenne il primato fino al termine della corsa.