Pinerolo
Pinerolo (Pinareul in piemontese, Pineròl in occitano, Pignerol in francese) è un comune italiano di 35 525 abitanti[2] nella città metropolitana di Torino in Piemonte. Era capoluogo dell'omonimo circondario.[5] Geografia fisica«Vista dall'alto, posta com'è all'imboccatura di due bellissime valli, ai piedi delle Alpi Cozie, davanti ad una pianura vastissima, seminata di centinaia di villaggi, che paiono isole bianche in un vasto mare verde e immobile, è la città più bella del Piemonte» Tutti a Pinerolo ! (Fantozzi) Caratteri altimetrici e geomorfologiciIl territorio di Pinerolo può essere distinto in tre ambiti distinti per pianura, collina, montagna. Si rileva infatti un'altitudine minima di 291 metri al confine con il comune di Scalenghe e un'altitudine massima di 1.358 metri del Monte Sette Confini, sito nella Val Lemina. Dal punto di vista geomorfologico, il comune di Pinerolo è limitato a sud dal torrente Chisone, a nord dai rilievi della collina di Pinerolo e a nord-ovest dal torrente Lemina. Il concentrico di Pinerolo si estende principalmente ai piedi del rilievo collinare, su di un'area subpianeggiante attraversata dal torrente Lemina. La zona di pianura del comune di Pinerolo è la più estesa, rappresentando il 77% circa dell'intero territorio; l'area collinare rappresenta invece il 20% circa, mentre l'area montana risulta essere la meno estesa occupando il residuo 3%. Sia il territorio collinare che quello montano presentano una elevata copertura boschiva interrotta nelle aree a minor pendenza da prati ed è caratterizzato da una ridotta densità abitativa, ad eccezione della sola frazione di Talucco, in Val Lemina. ClimaNel comune di Pinerolo, la temperatura media annua rilevata dalla stazione idro-meteorologica di Arpa risulta essere di 13,5 °C. Mediamente vengono registrati da un minimo di 506 mm a un massimo di 1157 mm di pioggia nell'anno solare. Il regime pluviometrico, secondo la classificazione di Mennella, è quello prealpino con un massimo principale nei mesi primaverili e uno secondario in autunno; il minimo principale è in inverno. Entrando più nel dettaglio, il mese di maggio risulta essere il più piovoso; mentre il meno piovoso si colloca nei mesi di gennaio e febbraio. La direzione prevalente della ventilazione nel Pinerolese risulta essere dai quadranti occidentali, con raffiche che solitamente raggiungono la massima intensità durante gli eventi di föhn (Favonio), vento catabatico caldo che riscende le vallate. La parte più antica dell'abitato sorge sulle pendici della collina di San Maurizio, dove si trovano i resti della Cittadella (445 m), mentre a sud e a est si sono sviluppati, in pianura, i moderni quartieri residenziali e industriali, fino al corso del Lemina e oltre. Ancora oggi è possibile individuare l'andamento delle mura, di origine antica e rafforzate a più riprese fino all'intervento del Vauban nel 1670. StoriaIl territorio di Pinerolo risulta abitato sin dalla preistoria, come dimostrano i ritrovamenti di bracciali, asce, scalpelli e frammenti di utensili bronzei avvenuti nei pressi di piazza Guglielmone nei primi anni '70.[6] La dominazione romana ha la più celebre testimonianza nella necropoli della Doma Rossa, venuta alla luce durante i lavori per la realizzazione dell'autostrada Torino-Pinerolo nel 2003, indizio di una presenza presumibilmente agricola nel territorio di Riva di Pinerolo.[7] Il toponimo di Pinerolo appare per la prima volta nel 981 con il nome Pinarolium ("pineta") in un diploma di Ottone II con il quale si confermavano al vescovo di Torino le proprietà, i diritti e i privilegi sulla città goduti dai suoi predecessori. In questo periodo Pinerolo non era una vera e propria città, bensì una Corte formata dai borghi di San Verano, San Pietro Val Lemina, San Maurizio (il borgo alto di Pinerolo, comprendente il castello abbattuto nel 1696) e San Donato (borgo basso). All'epoca, di tali villaggi San Verano era il più importante, trovandosi all'imbocco della Val Chisone. Nel 1064 la città fu ceduta ai benedettini dell'abbazia di San Verano, oggi Abbadia Alpina, per volere di Adelaide di Susa. Contro le rivendicazioni del vescovo di Torino, appoggiate da un diploma di Federico I, i Pinerolesi insorsero in difesa dei benedettini, guadagnando così le libertà comunali. Conobbe lotte e ribellioni sotto Tommaso I di Savoia, che l'aveva occupata nel 1220, e forti contrasti con l'abbazia di San Verano la quale, nel 1243, rinunciò ai suoi diritti in favore di Amedeo IV di Savoia e del fratello Tommaso II di Savoia. Sotto Tommaso e i suoi discendenti del ramo di Acaia ebbe pace e prosperità: eletta nel 1295 capitale dei loro possedimenti in Piemonte, rimase tale fino all'estinzione del ramo dei Savoia-Acaia nel 1418, quando Amedeo VIII riunì in un solo Stato tutti i possessi dei Savoia in Italia e in Francia. Subì la dominazione francese dal 1536 al 1574, dopo la quale ricevette il titolo di città dal conte Emanuele Filiberto di Savoia. Fu nuovamente occupata dalla Francia in virtù del trattato di Cherasco (1631). Il cardinale Richelieu affidò allora a Vauban, il più grande ingegnere militare francese dell'epoca, il compito di rendere Pinerolo una straordinaria piazzaforte, che nelle sue intenzioni avrebbe garantito alla Francia il controllo dell'Italia settentrionale. A spese di continui espropri di beni e terreni furono restaurate le mura cittadine, fu ricostruito il castello e ampliata la cittadella: rimanevano alla città due sole porte, quella di Francia e quella di Torino. Molti laboratori artigiani furono demoliti e gli operai trasferiti a Lione, la cui industria venne potenziata a scapito di quella pinerolese. La fortezza di Pinerolo, il Donjon, fu usata anche come prigione, dove Luigi XIV mandava i suoi nemici, tra i quali il misterioso personaggio noto come "Maschera di Ferro". Pinerolo fu riconquistata da Vittorio Amedeo II di Savoia nel 1696, ma prima di andarsene le truppe del Re Sole fecero saltare la cittadella e il castello. Carlo Emanuele III ottenne da Benedetto XIV la nomina di Pinerolo a sede vescovile. Il commercio si riprese, la popolazione passò da 5 000 a 7 000 abitanti e tornarono a fiorire gli ordini religiosi. Nel 1801 il Piemonte venne annesso alla Francia e Pinerolo fu per l'ultima volta occupata dai francesi, fino al 1814, con la caduta di Napoleone e del suo impero e il ritorno del Piemonte a Vittorio Emanuele I. Nel 1821 ebbe inizio da Pinerolo il movimento insurrezionale capeggiato da Santorre di Santa Rosa e Guglielmo Moffa di Lisio, che preludeva al Risorgimento italiano. Iniziò un periodo di sviluppo economico ed edilizio: ponti, strade, ferrovie (la linea Torino-Pinerolo fu inaugurata nel 1854), che facilitavano i commerci con la Liguria e con il resto della regione. Nel 1848 fu fondata a Pinerolo la prima società di Mutuo Soccorso d'Italia, la "Società generale degli operai" creata per «…l'unione, la fratellanza, il mutuo soccorso e la scambievole istruzione». Nel 1849 fu trasferita in città (proveniente da Venaria Reale) la Scuola d'Applicazione di Cavalleria (soppressa nel 1945), ora sede, tra l'altro, del Museo nazionale dell'arma di cavalleria (istituto nel 1961) e del Museo di Arte Preistorica. Dalle valli laterali affluì in città nuova popolazione: gli abitanti passarono da 12 000 nel 1819 a 18 000 nel 1890. Partecipò attivamente alla Resistenza italiana. A Pinerolo nacquero sia l'ultimo presidente del Consiglio prima del fascismo, Luigi Facta, che il capo della Resistenza Ferruccio Parri (che in onore alla collina di San Maurizio scelse il nome di combattimento, Maurizio), presidente del Consiglio dall'aprile al dicembre 1945. È a Pinerolo che l'8 settembre 1974 vennero arrestati i terroristi, fondatori delle Brigate Rosse, Renato Curcio ed Alberto Franceschini[8]. Nel XX secolo Pinerolo vide un'ulteriore industrializzazione, con la nascita di nuovi stabilimenti, quali le Officine Meccaniche Poccardi Pinerolo, fondate nel 1897 dall'imprenditore Francesco Poccardi, che nel 1938 si dedicarono alla produzione di macchinari per l'industria cartaria; nel 1957 esse vennero acquisite dalla Beloit Corporation, azienda statunitense del settore, che ne fece il polo europeo della sua produzione. Anche l'industria dolciaria si sviluppò in Pinerolo con l'azienda Galup, nota per la produzione di panettoni bassi, prodotto a diffusione locale, ma con aree di mercato particolari anche all'estero. Nei primi anni del XXI secolo però, l'industria pinerolese entrò in crisi e, anche per compensare le difficoltà del settore industriale, la città ha puntato maggiormente sul turismo, avendo avuto un glorioso passato come capitale del principato del Piemonte dal 1295 al 1418. SimboliLo stemma è stato riconosciuto con DPCM del 29 luglio 1955.[9] «D'argento, a tre fasce di nero, col pino silvestre, al naturale, attraversante. Motto: Dulcis Domino durissimus hosti. Ornamenti esteriori da Città.[10]» Il gonfalone, riconosciuto con DPCM del 12 febbraio 1960[9], è costituito da un drappo di azzurro. Onorificenze— 29 luglio 1955[11]
Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[14] Etnie e minoranze straniereGli stranieri residenti nel comune sono 2 767, ovvero il 7,7% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[15]:
Tradizioni e folcloreAd anni alterni, a ottobre, si svolge a Pinerolo la rievocazione storica della Maschera di Ferro, una delle maggiori manifestazioni della città. La leggenda vuole infatti che il misterioso personaggio storico sia risieduto nella cittadella di Pinerolo; sul colle di San Maurizio c'è un piccolo monumento dedicato proprio a tale leggenda[16] Istituzioni, enti e associazioniPinerolo è sempre stata città di tradizioni militari: sono presenti infatti numerose caserme sul territorio cittadino. Fino al 1996, vi si trovava la Scuola del Corpo veterinario militare presso la cui sede era presente anche la componente veterinaria dell'Accademia di sanità militare interforze (NEASMI), nata nel 1968 con sede principale a Firenze, e la Scuola militare di mascalcìa, fondata nel 1882, dove si apprese per lungo tempo il mestiere di maniscalco. Oggi la Scuola si trova a Grosseto, annessa alla Scuola militare di veterinaria, un tempo presente anch'essa a Pinerolo, presso la caserma Villy Pasquali. Era di stanza a Pinerolo, presso la caserma Litta Modignani/Villy Pasquali, il 1º Reggimento di cavalleria, il "Nizza cavalleria", fondato nel 1690 e trasferito nella sede di Bellinzago Novarese (NO) nel 2013. Il "Nizza cavalleria" è il più antico reggimento della cavalleria italiana e uno dei più antichi reggimenti dell'Esercito italiano dopo i reggimenti dei Granatieri di Sardegna. A fine del 2017, dopo la ristrutturazione del corpo centrale è diventata sede della locale Compagnia Carabinieri. Invece, presso la caserma Berardi si trova stanziato il 3º Reggimento alpini, che vanta antiche tradizioni militari nel Pinerolese. Questo reggimento gestisce anche il comprensorio militare del Galoppatoio nella frazione di Baudenasca. Sono inoltre presenti la Cavallerizza Caprilli, il terzo maneggio coperto più grande d'Europa dopo quelli di Mosca e Vienna, e il Museo storico dell'Arma di cavalleria di Pinerolo[17]. Fino al 1997 a Pinerolo, a lato del municipio, era presente un carcere.[18] Il 31 luglio 2007 è stata dismessa la caserma Bochard di San Vitale, storica sede della Compagnia controcarri "Cremona", che si trova in viale Cavalieri d'Italia di fronte alla caserma Litta Modignani. Altre ex caserme in Pinerolo sono la caserma Fenulli, in precedenza chiamata Principe Amedeo (ora area espositiva e sede di scuole superiori), la caserma Botta, storica sede del Genio Pionieri della Taurinense, in cui sta per essere realizzata la nuova Scuola di cavalleria; le caserme Bricherasio sedi in tempi recenti tra l'altro del tribunale di Pinerolo (mentre fino al 1958, anno della soppressione, aveva sede il distretto militare) e la caserma Adolfo Serafino, demolita nel 1960 poiché pericolante e al cui posto sorge oggi piazza Terzo Alpini. Nella frazione Riva vi era un deposito di carburante / polveriera attualmente non più in uso. CulturaPinerolo conobbe il momento di maggior splendore quando (dal 1295) fu capitale del dominio degli Acaia e centro di cultura, con una fiorente scuola notarile e con la presenza, per le arti figurative, di numerosi artisti come i pinerolesi Beltrami e Canavesio, oltre ad altri le cui opere sono andate perdute. Nel 1475, in seguito all'iniziativa del francese Jacottino de' Rubeis, divenne un prospero centro di arte tipografica. UniversitàDal 1996 al 2011 è stata sede della Scuola Universitaria di Management d'Impresa della Facoltà di Economia di Torino.[19] Musei
Pinerolo nel cinemaNel film Fantozzi contro tutti il geometra Calboni suggerisce Pinerolo come destinazione della fittizia sgambata fuori città per tentare di impressionare il Visconte Cobram. Nel 2001 in Santa Maradona di Marco Ponti, il protagonista Andrea Straniero (Stefano Accorsi) racconta all'altro protagonista che sua cugina "si è rifatta le tette a Pinerolo"[21] Lo stesso regista omaggia la città in Io che amo solo te dove Luciana Littizzetto interpreta la zia che arriva da Pinerolo. A Pinerolo sono girate alcune scene del film La mossa del pinguino, che prevede parti della trama nella città dove si svolsero le gare olimpiche di curling[22]. Alcune scene del film La prima linea sono state girate davanti all'ex carcere di Pinerolo. Geografia antropicaFrazioni
EconomiaIntorno a Pinerolo gravita l'economia delle Valli Valdesi (versante destro orografico della Val Chisone, Valle Germanasca e Val Pellice) e della pianura che si estende fra gli sbocchi di queste valli e il corso del Po. È stata sede della Società Talco e Grafite Val Chisone oltre che sede centrale della Banca Brignone poi rilevata dalla Banca Popolare di Bergamo. Un'altra banca locale fu la Cassa di risparmio di Pinerolo fondata nel 1841 e assorbita nel 1929 dalla Cassa di Risparmio di Torino.[25] Pinerolo è il centro del commercio della zona montana circostante, essendo inoltre stata la sede della Comunità montana Pinerolese Pedemontano. Infrastrutture e trasportiStradeLa città di Pinerolo è collegata al capoluogo di provincia Torino da un'autostrada, la A55 o autostrada del Pinerolese, e dalla strada provinciale 23 del Colle del Sestriere e la strada statale 589 dei Laghi di Avigliana, che, transitando a lato di Pinerolo, prosegue per Cuneo. Ferrovie e tranvieLa città di Pinerolo è servita dalla linea ferroviaria Torino-Pinerolo, inaugurata nel 1854, attraverso la stazione di Pinerolo e la fermata Pinerolo Olimpica. Pinerolo fungeva inoltre da località capolinea per altre quattro relazioni su ferro:
Ospedali ed Assistenza SanitariaPinerolo è inserita nel quadro dell'Azienda Sanitaria Locale TO3[27]. Oltre allo storico Ospedale Cottolengo (ora sede di ambulatori e uffici amministrativi), il fulcro dell'assistenza sanitaria è l'Ospedale Civile E. Agnelli[28]. Sono inoltre presenti nel Pinerolese due ospedali ora deputati a lungodegenza, riabilitazione e servizi territoriali (l'Ospedale Valdese di Pomaretto e quello di Torre Pellice). In tutto il territorio è possibile poi ricorrere all'assistenza dei Medici di Medicina Generale e ad una rete di strutture private specialistiche. Mobilità urbanaDue sono le società che gestiscono il trasporto pubblico urbano nel Pinerolese, la Cavourese[29] e l'Arriva che gestiscono anche i collegamenti interurbani assieme a GTT. AmministrazioneSindaciGemellaggi
SportLa città di Pinerolo ha legato il suo nome allo sport grazie ad esempio al ciclismo mediante il Giro d'Italia e il Tour de France e anche grazie ai XX Giochi olimpici invernali nel 2006 ed alla XXIII Universiade invernale. CiclismoCiclismo su strada
Pinerolo ha legato il suo nome alla storia del ciclismo e del Giro d'Italia: la città è stata più volte sede di partenza e di arrivo di tappe della corsa rosa; numerosi sono stati anche i passaggi della carovana in città. La tappa in questione, con le due sedi di partenza e arrivo, è entrata talmente tanto nell'immaginario che "gli appassionati di ciclismo la citano, più che come una prodezza agonistica, come un vero classico della letteratura italiana"[33]. La Cuneo-Pinerolo è stata infatti replicata come tappa del Giro d'Italia nel 2009 e nel 2019, in corrispondenza del 60º e 70º anniversario della storica tappa vinta da Coppi, anche se i percorsi non furono identici. Pinerolo è stata sede di partenza di tappa nel 1993, in occasione della cronoscalata del Sestriere, e nel 2019 in occasione della 13ª tappa conclusa al Lago Serrù presso Ceresole Reale. È stata invece sede di arrivo, oltre che nelle tappe partite da Cuneo, anche il 23 maggio 2007 (11ª tappa Serravalle Scrivia-Pinerolo, di 198 km) durante il 90º Giro d'Italia.
Anche il Tour de France ha avuto la città di Pinerolo quale sede di tappa, in due edizioni:[34] nel 2011 la corsa francese arrivò nel comune piemontese proveniente da Gap, con la 17ª tappa che si concluse con la vittoria del norvegese Edvald Boasson Hagen[34] e, il giorno dopo, la corsa partì da Pinerolo per tornare in Francia, con arrivo sul Colle del Galibier e vittoria del lussemburghese Andy Schleck;[34] nel 2024, nell'ambito della prima "Grande Partenza" italiana del Tour, la 4ª tappa partì da Pinerolo alla volta del comune francese di Valloire, dove si concluse con la vittoria dello sloveno Tadej Pogacar. BMXNel maggio 1984 si è disputata a Pinerolo la prima competizione internazionale di BMX in Italia. EquitazioneNel 1990 venne ripresa l’idea della Scuola di Equitazione che aveva reso famosa Pinerolo in tutto il mondo dandole l'appelltivo di "Città della Cavalleria" e che era stata chiusa nel 1943, con l'approvazione del Progetto Esecutivo che diede inizio al primo lotto funzionale (8 settembre 2004), qualificando la stessa come “Scuola Nazionale Federale di equitazione”. Nel 1994, per dare maggiore spessore all’idea della Scuola, sotto il grande impulso del Generale Angelo di Staso ebbero inizio i Concorsi Ippici Internazionale e Nazionali che arrivarono a livelli elevatissimi grazie anche ad una saggia organizzazione nel panorama dei concorsi autunnali italiani. Grazie a tali concorsi Pinerolo ha ospitato le gesta di numerosi campioni olimpici e di star del mondo dell'equitazione e non solo. Oggi, i concorsi continuano a livello nazionale, nella cornice della Scuola Federale di Equitazione ad Abbadia Alpina. CalcioLa squadra cittadina di calcio è iscritta al Campionato Nazionale Dilettanti. Disputa le partite casalinghe presso il Complesso polisportivo "Barbieri". Nella stagione 2014-15 è riuscita a raggiungere la serie D per la quarta volta nella sua storia. Il Peñarol, squadra calcistica di Montevideo (Uruguay), prende il nome da Pinerolo; furono degli immigrati della città piemontese, infatti, a fondare la squadra. Durante la stagione 2017-2018 ci sono state voci riguardanti le due squadre Pinerolo Football Club e la società Club Atlético Peñarol (Montevideo, Uruguay) che pare vogliano stipulare un gemellaggio sportivo. XX Giochi olimpici invernali nel 2006 e XXIII Universiade invernaleDurante i giochi olimpici invernali di Torino 2006 le gare si sono svolte presso il Palacurling, oggi chiamato Stadio Olimpico del Ghiaccio, in Viale Grande Torino, che ha ospitato anche le universiadi invernali di Torino 2007. CurlingIl curling è arrivato a Pinerolo grazie ai giochi olimpici invernali di Torino 2006, fino ad oggi alla prima qualificazione olimpica ai XXIII Giochi olimpici invernali con la presenza storica della squadra nazionale italiana con due atleti della squadra pinerolese, Simone Gonin e Joel Retornaz tutti e due tesserati per l'A.s.d. Sporting Club Pinerolo. Ai XXIV Giochi olimpici invernali l’atleta del team Pinerolese Amos Mosaner conquista una storica medaglia d’oro nel Double mix. Il team pinerolese Retornaz Raspini vince il campionato italiano maschile di curling nel 2021 e nel 2022. PallavoloLa pallavolo pinerolese è praticata dalla squadra Pallavolo Pinerolo ASD o più comunemente chiamata Union Volley, che milita nel campionato di Serie A1 con il nome di Wash4green Pinerolo[35] e una squadra in Serie C. Grazie alla promozione conseguita vincendo lo spareggio promozione nella stagione 2021/2022 della Serie A2, nella stagione 2022/2023 la squadra pinerolese di pallavolo femminile è salita nel massimo campionato nel quale è riuscita a guadagnarsi la permanenza anche per la stagione 2023/2024. PallacanestroLa Cestistica Pinerolo '87, è una squadra pinerolese di pallacanestro fondata nel 1987. La pallacanestro è rappresentata in numerose categorie all'interno della sola "Cestistica Pinerolo '87". Sono infatti presenti: l'Under 14, l'Under 17, l'Under 19, i Senior Maschile UISP, la Serie C Silver, per quanto riguarda i ragazzi sopra i tredici anni. Nelle categorie inferiori invece, considerate "minibasket", sono rappresentati gli Esordienti, gli Aquilotti, gli Scoiattoli e Easy Basket. Tennis TavoloNel settembre 2009 è stata fondata l'A.S.D. Tennis Tavolo Pinerolo che riporta questo sport nella città dopo circa 30 anni. L'associazione ha una squadra in serie D2 iscritta al campionato regionale Fitet. L'11 aprile 2010 si è tenuto il "1º torneo Città di Pinerolo" di Tennis Tavolo, patrocinato dal Comune di Pinerolo. Da settembre 2011, il Tennis Tavolo Pinerolo porta in serie D2 due squadre iscritte al campionato Fitet, chiamate Neo Computer Shop e Bar Tiffany. Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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