Ferentino
Ferentino è un comune italiano di 20 056 abitanti[1] della provincia di Frosinone nel Lazio, nella Valle del Sacco. Geografia fisicaTerritorioArroccata su di un colle che domina la vallata del fiume Sacco (l'antico Trerus), è crocevia sia nella direttrice Nord-Sud (tramite l'antica Casilina e la moderna Autostrada del Sole) che Est-Ovest (l'Anticolana e la superstrada Ferentino - Sora - Avezzano). Nel territorio comunale si trova anche il lago di Canterno. ClimaClassificazione climatica: zona D, 1913 GR/G StoriaLe origini di Ferentino sono antiche ed avvolte nel mito; la leggenda ne ascrive la fondazione al dio Saturno che, scacciato dall'Olimpo, si insediò in questo territorio ubertoso dove fondò città e diffuse le arti e le tecniche. A testimonianza della fondazione, antecedente a quella di Roma di almeno 300 anni, sono presenti le cosiddette mura ciclopiche, una cinta composta da blocchi di pietra (di volume anche superiore ai 25 metri cubi) posati a secco e ad incastro a formare fortificazioni lunghe circa 2.500 metri, comprendenti 12 porte. L'etimologia stessa del nome Ferentinum (participio presente del verbo latino ferre: produrre) fornisce una idea precisa riguardo alla fertilità del luogo e all'ingegnosità della gente che lo abitava. Fra il VI e il IV secolo a.C. Ernici, Volsci e Romani combatterono aspre battaglie per il possesso della zona: Roma trovò in Ferentino dapprima una fiera avversaria e in seguito una fedele alleata, avendo dato natali anche ad illustri personaggi, primo fra tutti Aulo Irzio, luogotenente di Giulio Cesare, conquistatore e governatore della Gallia, console romano e scrittore. Risalgono al periodo romano il Mercato Coperto, il teatro, il Testamento di Aulo Quintilio Prisco, le tracce delle antiche terme, i resti dell'acquedotto e del basolato stradale della via Latina. Per via degli elementi di incipiente cristianità già in epoca romana (vedi il martirio nel 304 del centurione Ambrogio, poi patrono), la società ferentinate dell'Alto Medioevo ospitò numerose diocesi e luoghi di culto: la Cattedrale dedicata ai Santi Martiri Giovanni e Paolo, edificata sui resti di un antico tempio pagano e di una precedente chiesa cristiana, integralmente pavimentata a mosaico, risale al 1108; dello stesso periodo è anche l'abbazia gotico cistercense di Santa Maria Maggiore, prototipo per la costruzione della Abbazia di Fossanova. Al Basso Medioevo risale il Monastero di Sant'Antonio Abate fondato da Celestino V, che ospitò le sue spoglie prima che fossero traslate nella vicina chiesa di S. Agata, dalla quale poi furono trafugate verso l'abbazia di Collemaggio. A Ferentino resta tuttavia il cuore di Celestino, custodito presso il monastero delle suore Clarisse: in onore del Santo, compatrono della città, dal 2002 si celebra ogni anno il tradizionale palio, o giostra dell'anello. Dal 1198 al 1557, Ferentino fu il capoluogo delle provincie di Campagna e Marittima (ovvero il Lazio meridionale) grazie a papa Innocenzo III che ne fece sua sede privilegiata. Molti ordini religiosi si stabilirono a Ferentino, fondando chiese e monasteri: Benedettini, Cistercensi, Francescani, clarisse, Carmelitani, Celestiniani, Domenicani, Cavalieri Gaudenti, Cavalieri di Malta e Templari. Ferentino fu uno dei primi liberi comuni italiani, dotato già a partire dal XII secolo di un suo proprio statuto. Federico II di Svevia soggiornò più volte da giovane a Ferentino e, ironia della sorte, subì la propria definitiva sconfitta proprio ad opera di condottiero ferentinate, Gregorio da Montelongo, legato pontificio, nella battaglia di Parma del 1248. Grazie a Martino Filetico Ferentino conobbe i fasti dell'Umanesimo, mentre in seguito fu teatro dell'assedio vinto dalle truppe spagnole guidate dal Duca d'Alba (1556), della fondazione di un ampio distretto artigianale (1740-1800) durante la prima rivoluzione industriale, delle lotte fra Sanfedisti e Giacobini (1798-1802), e del passaggio di Garibaldi. Importanti furono i bombardamenti subiti durante la Seconda guerra mondiale, in quanto retrovia del fronte di Cassino e snodo stradale strategico, e l'istituzione di un centro di accoglienza per gli sfollati, valsi la Medaglia d'Oro al Valor Civile. Nel corso degli anni sessanta e settanta il territorio ferentinate è stato oggetto di una forte industrializzazione per via delle agevolazioni permesse dai piani statali di sviluppo: l'economia del luogo, precedentemente fondata sull'agricoltura (coltivazioni di lino), compresa la viticoltura (vitigni), e sull'artigianato (scope di saggina, cotto), è stata convertita ad attività in quasi tutti i settori, principalmente farmaceutico e plastico. Onorificenze«Centro strategicamente importante per il collegamento tra la S.S. Casilina con Cassino, durante l'ultimo conflitto mondiale fu obiettivo di ripetuti e violentissimi bombardamenti che procurarono quattrocento vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato. Le Comunità religiose locali offrivano poi un'ammirevole prova di generoso spirito di solidarietà, prodigandosi in aiuto di numerosi fuggiaschi e di quanti volevano intraprendere, con gran coraggio e spirito di sacrificio, la difficile opera di ricostruzione. Ferentino, 1943 - 1944[4].»
— Ferentino, 20 febbraio 2002 Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture militari
Il centro storico di Ferentino è racchiuso entro mura che risalgono al VI secolo a.C. Che per la grandezza sono chiamate ciclopiche, al contrario dei paesi circostanti che presentano mura poligonali, esse presentano rifacimenti in opera quadrata del I secolo a.C. Nel medioevo le mura vennero rinforzate con torri realizzate con pietre irregolari. Nelle mura si aprono:
Siti archeologici
L'Acropoli si presenta come una vasta area di forma quadrilatera (140 x 95 metri), le cui pendici sono fortificate e regolarizzate da una possente opera muraria, costruita secondo due tecniche diverse: il basamento è in grandi blocchi di calcare e i muri direttamente sovrastanti sono in travertino. La compresenza delle due tecniche costruttive ha posto agli studiosi di archeologia il problema della datazione delle mura che cingono l'Acropoli, che vengono considerate come risalenti a due epoche diverse –ossia molto antica (pelasgica, poligonale) la parte inferiore in massi di calcare; di età sillana la parte superiore in blocchi squadrati di travertino, oppure riferibili ad un'unica epoca costruttiva, posta tra il II e il I secolo a.C. Su di essa sorgono la Cattedrale dei Santi Giovanni e Paolo, il Vescovado con annesso orto e il seminario.
Edificio risalente all'epoca sillana (II - I secolo a.C.) è pavimentato in opus incertum ed è contemporaneo al rinnovamento dell'Acropoli: il suo piano, infatti, è 12 metri più basso della spianata e l'edificio risulta inserito nel tessuto murario dell'Acropoli. L'arcone di ingresso, che si apre su una parete in opus quadratum, dà luce a tutto l'ambiente ed è alto circa 8 metri: è costruito in conci radiali di calcare disposti in modo da formare una strombatura accentuata verso est che consente alla luce solare di penetrare fin dalle prime ore del mattino illuminandolo nella zona più interna. L'aula è lunga 24 metri, con cinque botteghe coperte con volte a botte. Questo mercato può configurarsi come il prototipo dello schema che sarà tipico di questo genere di costruzioni. Essendo perfettamente conservato, è visitabile. Aree naturaliArchitetture civiliTerme Pompeo Le terme di Pompeo, situate nella città di Ferentino, hanno origini antichissime poiché le qualità terapeutiche delle loro acque erano note fin dai tempi dei romani, cultori del benessere termale. In base alle documentazioni del Cialino, risalenti al 1690, sembrerebbe che questa struttura sia stata eretta per volontà di Flavia Domitilla, moglie dell'imperatore Vespasiano. Questo impianto termale, frequentato dalla più alta società romana, è stato poi danneggiato dalle varie invasioni barbariche, facendo in modo che l'intera area diventasse una palude malsana. Solo 1854 un imprenditore di Ferentino, Ambrogio Pompeo, promosse l'iniziativa di ricreare questo antico impianto termale in cui convogliare le varie sorgenti, e quindi renderne di nuovo accessibile l'utilizzo. Inoltre a dare un ulteriore impulso alla costruzione di questo edificio è stato uno studio medico sulle proprietà acidulo-solforose di queste acque, la cui applicazione dimostra essere un'efficace cura verso molte malattie.[5][6] SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[7] Geografia antropicaFrazioni
EconomiaDi seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[9]
Nel 2015 le 1.333 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano il 3,97% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 5.575 addetti, il 5,23% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato quattro addetti (4,18). Infrastrutture e trasportiFerrovie
Strade
Mobilità urbana
AmministrazioneNel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Ferentino passò dalla provincia di Roma a quella di Frosinone.
GemellaggiAltre informazioni amministrative
SportCalcio
Pallacanestro
PallavoloCalcio a 5
Tennistavolo
Note
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Collegamenti esterni
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